La scintilla di ogni design system.
Quando esiste già, il marchio è il primo aspetto che guardo. Rende subito l’idea del progetto.

Brand

I libri di pubblicità sono affascinanti, coinvolgenti ed allo stesso tempo hanno quella dose di realtà e concretezza utile alla mia voglia di imparare.

Quando ho iniziato a rovistare nell’immensa libreria del direttore creativo di famiglia, affamato di nuove e preziose nozioni, uno dei primi libri che ha rubato l’occhio, è stato “Hollywood lava più bianco” di Jacques Séguéla. Forse è stato quello il momento in cui il tema del “brand” ha preso residenza nella mia testa.

Qualsiasi progetto merita un marchio che lo rappresenti in modo efficace, corretto e piacevole in tutte le sue manifestazioni. Non si può prescindere da questo passaggio, per certi versi, uno dei più faticosi ed impegnativi quando si intraprende una nuova avventura.

Brand, marchio, logotipo, pittogramma, simbolo, al di là dell’uso ancora poco chiaro dei termini, la certezza è che, come al solito, non è disponibile la via facile e breve. Infatti io non realizzo loghetti o brochurine (e neanche sitarelli).

Racchiudere significato e valori di una società in un segno unico e distintivo passa attraverso un processo di ricerca profondo di cui non è dato a sapere, con precisione, quando terminerà.

A volte si parte da zero, altre con indicazioni di massima del cliente, in ogni caso l’inizio consiste nel lasciarsi andare, acquisire più informazioni possibili sull’argomento, sull’idea, entrare nel vortice della ricerca, delle prove, degli schizzi rapidi, di fare soprattutto. Non immaginare.

E ad un certo punto, all’improvviso, dopo tutto questo documentarsi e manovrare forme e figure rigorosamente vettoriali, Lui comparirà. E si farà riconoscere, si erigerà in modo netto ed equivocabile.

Realizzare un marchio significa seguire regole di progettazione, trovare correlazioni, equilibrio, armonia, nella massima espressione di immediatezza, semplicità, piacevolezza degli elementi e dei rapporti tra di essi.

Solo in questo modo si ottiene un marchio che ha i requisiti validi per soddisfarti, se non per sempre, sicuramente per un lungo periodo.

Questo è ciò che cerco di trasmettere ad ogni cliente, quando mi metto a disposizione per la causa, senza guardare l’orologio. Per me è sempre una soddisfazione grandiosa realizzare un nuovo marchio, che non significa semplicemente “bello” ma che allo stesso tempo, funzioni.

Grande, piccolo, piccolissimo. Bianco su nero e nero su bianco, a colori e insieme alla sua palette cromatica. Nella versione completa o in forma contratta, stampato o digitale, per essere sempre leggibile e riconoscibile in ogni contesto e spazio.

La maggior parte dei marchi che ho realizzato erano già stati battezzati, giustamente, dai miei clienti. Qualora si dovesse partire dalla scelta del naming, occorre fare un ulteriore step iniziale, che dovrà necessariamente coinvolgere anche l’aspetto dei domini online da acquistare.

E finalmente giunge il momento di tornare al caro e buon vecchio libro di Jacques e trattare il marchio come una persona per forgiare il brand. O meglio, una star.